Cioni e il ridicolo laogai fiorentino

L'assessore fiorentino Cioni ha presentato alcuni giorni fa il nuovo regolamento di Polizia Municipale alla Giunta del capoluogo toscano, ed i provvedimenti previsti da tale bozza hanno subito suscitato accese discussioni.

Secondo molti, analisti, giornalisti e politici, si tratta di un importante atto che si inserisce prepotentemente nel recente dibattito sulla sicurezza, come confermerebbero ad esempio le dichiarazioni del neo-sindaco di Roma Alemanno, che ha parlato di "svolta" sul tema e si è detto pronto a prendere a modello quanto deciso sulle sponde dell'Arno.
Ma se scorriamo gli articoli più significativi del nuovo regolamento, è facile rendersi conto di come al suo interno la sicurezza del cittadino sia in realtà argomento marginale, e di come molte previsioni sfiorino letteralmente il ridicolo.

Nel Titolo II, Capo I, "Sicurezza urbana e pubblica incolumità", leggiamo ad esempio che è vietato dare il là a "scherzi fastidiosi", entrare nelle fontane o "fare uso in pubblico di sacchetti d'acqua e pistole ad acqua recando fastidio ai cittadini": insomma, da oggi tolleranza zero con i possessori di super-liquidator, che come noto mettono a repentaglio l'incolumità dei fiorentini non appena i primi caldi fanno capolino in città.
Vietato anche lanciare sassi o altri oggetti (c'era bisogno di imbrattare altra carta per ricordarcelo?) e circolare in stato di ubriachezza, nella speranza che i limiti di alcool previsti non siano quelli validi per gli automobilisti, o sarà la gogna per chiunque si azzardi a pasteggiare con due bicchieri di buon Chianti.

Venendo al Capo II "Convivenza civile, vivibilità, igiene e pubblico decoro", leggiamo che è vietato altresì "compiere atti di pulizia personale o altri atti che possano offendere la pubblica decenza", come "soddisfare le naturali esigenze fisiologiche fuori dei luoghi a ciò destinati"; si fa divieto di esporre immagini crudeli che possano "ingenerare paura, ribrezzo o angoscia" o di "sedere o sdraiarsi sul suolo pubblico" in assenza di autorizzazione. L'assessore, dopo i provvedimenti contro i lavavetri, continua poi a prendersela con i "miserabili", da chi gira col borsone pieno di mercanzia in San Lorenzo a chi mendica lungo la via.
Se state comprando gli occhiali da sole per l'estate oramai alle porte dal solito "vu cumprà" o state osando sedere su un marciapiede per un riposino, dopo esservi dati magari una pulitina alle orecchie, sappiate pertanto che il vostro è un atteggiamento riprovevole e sanzionabile dalla pubblica autorità. Per non parlare poi di chi espone l'immagine di Che Guevara sulla maglietta, ingenerando nel sottoscritto, così come in tanti altri, ribrezzo ed angoscia: se mi beccate con la luna storta, potrei anche segnalarvi al primo vigile che passa.

Relativamente al Capo IV "Mestieri e attività lavorative", si stabilisce invece che " i locali visibili dalla pubblica via e gli esercizi accessibili al pubblico dovranno essere in ogni momento perfettamente puliti, ben mantenuti e tinteggiati per non recare pregiudizio al decoro cittadino. I lavoratori dovranno essere abbigliati secondo decoro e perfettamente puliti". Tralasciando il fatto che "perfettamente pulito" appare come un'espressione variamente interpretabile, e che garantire la pulizia "in ogni momento" parrebbe implicare la necessità di un'impresa di pulizie operante ininterrottamente 24h su 24 nel proprio negozio, al Comune non resta che predisporre una divisa standard per chiunque si trovi a lavorare sul suo territorio, sì da trasformare Firenze in un "decoroso" laogai toscano.

I deliri, comunque, non finiscono qua: nel provvedimento si specificano addirittura i centimetri (dieci, per la precisione) per i quali una merce esposta per la vendita potrà sporgere dalla soglia (già immaginiamo solerti vigili impegnati in rilevazioni millimetriche con tanto di righello), e si limita pesantemente la possibilità di fare volantinaggio in città, evidentemente per evitare che certe nefandezze vengano portate alla luce del sole da qualche "scalmanato" giovanotto.

In conclusione, ci sembra di poter affermare che certi regolamenti, che se fossero imposti da una Giunta di centrodestra sarebbero bollati senz'altro come neo-fascisti, sembrano più uno spot pubblicitario volto a mostrare la mano ferma dell'autorità, che disposizioni veramente utili ai cittadini nel loro vivere ed agire quotidiano. Anzi, rendere tutto fuorilegge in cerca di qualche entrata ulteriore per le casse comunali ottenuta a suon di multe, finirà, come accade sempre in questi casi, col rendere la vita più difficile ai fiorentini onesti nel mentre per i criminali, alla fine, poco o nulla cambierà.

Quale regolamento potrà metterci al sicuro dai politicanti come Cioni, capaci solo di spillarci quattrini a suon di boiate?

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