Due pesi e due misure

Prima regola per non avere noie: non giudicare mai come illegittima un'attività dello Stato, o rischi la galera.
Seconda regola: non intraprendere mai per tuo conto un'attività dello Stato, o la galera diventa certa.
Ognuno ne tragga le conclusioni che crede, la nostra è la seguente: lo Stato non è che un'organizzazione criminale che pretende di operare in regime di monopolio.

Ce lo confermano notizie di questo genere (fonte: Valdelsa.net):

Fisco online: primo indagato a Roma per commercio dati. E' un dipendente comunale della Toscana

22-05-2008 REDDITI ONLINE | Primo indagato a Roma per la commercializzazione degli elenchi, scaricati dal sito dell' Agenzia delle Entrate, con i redditi del 2005. Si tratta di un dipendente comunale della Toscana che chiedeva 20 euro per cedere gli elenchi via on line. Violazione della privacy il reato contestato all'indagato dal procuratore aggiunto Franco Ionta e dal sostituto Francesco Polino. L'elenco degli indagati è destinato tuttavia ad allungarsi.

Capite quanto surreale sia questa situazione?
Visco carica sul web tutti i redditi degl'italiani, e la propaganda di Stato parla di una grande operazione di trasparenza (salvo poi far sparire tutto nel giro di poche ore).
Un povero disgraziato fa lo stesso -oltretutto con effetti molto meno prorompenti, vendendo cioè la singola copia e non mettendola a disposizione del mondo intero- e si trova nei guai.

Dimenticavo: nessuno dice nulla. Siamo evidentemente vittime di ipnosi collettiva.

Solidarietà al toscano al quale è toccata la parte del capro espiatorio.

1 commenti:

Anonimo

23 maggio 2008 alle ore 15:10

Esattamente ciò che ho pensato anche io appena letta la notizia.