Rottamiamo la patria

"Il Consiglio Regionale della Toscana si impegni al più presto per far si' che prima di ogni seduta consiliare ordinaria e straordinaria venga diffuso l'inno nazionale''. Questa la richiesta, contenuta in una mozione, presentata dai consiglieri regionali del Partito Democratico Erasmo D'Angelis e Gianluca Parrini.

Segue la solita vuota enunciazione di altrettanto vuoti principi, dalla “convinta e immutabile appartenenza alla comunità nazionale ed europea”, ai soliti richiami alla solidarietà (ovviamente coi soldi altrui), all'accoglienza (ovviamente in casa d'altri) e alla Resistenza. L'intento dell'iniziativa sarebbe quello, udite udite, di “rafforzare l'identità comunitaria regionale”.
Ma almeno per una grossa fetta di noi Toscani l'Italia-nazione non ha più alcun significato. Il tricolore e l'inno riportano alla mente soltanto ingiustizie, massacri e ruberie di ogni genere, che proprio dell'identità, anche quella toscana, han fatto razzia. In nome della nazione, del bene comune, della patria, sono stati compiuti i più orrendi misfatti e sono state combattute le più assurde guerre...guerre combattute soltanto in nome della volontà di potenza dei governanti, di qualunque colore essi siano.

Insomma, quella del PD è una concezione di nazione ancora indipendente dalla volontà o dal consenso dei cittadini. Noi del Clan Libertario “Filippo Mazzei” vorremmo invece che si recuperasse una concezione del tutto opposta della "nazione". Una concezione non oggettiva ma soggettiva: dalle nazioni di "sangue e suolo", insomma, si passi alle "nazioni per consenso": ognuno non è ciò che altri hanno scritto, ma è ciò che ritiene di essere.
Non è certo affidandosi a simboli grondanti sangue innocente che è possibile recuperare e rivitalizzare la nostra identità: D'Angelis e Parrini, non in nostro nome!

1 commenti:

Domenico Letizia

28 giugno 2008 alle ore 11:49

ottimo articolo.......... sono d'accordo!!!!