Atto costitutivo

Domenica 22 giugno 2008, riuniti a Empoli, posta nel cuore della Toscana, noi sottoscritti liberi Toscani costituiamo il Clan Libertario Toscano “Filippo Mazzei” (CLT).
Ripartiamo da questa città emblematica, epicentro dell'egemonia delle ideologie totalitarie del “Secolo breve”; sede di partecipate che incarnano la pervasività dei poteri pubblici a scapito delle libertà personali e della proprietà privata; ancora oggi roccaforte elettorale di forze postcomuniste, reazionarie, stataliste.
Seguendo l'esempio datoci dalla vita e dagli scritti del nostro antenato, l'imprenditore, agricoltore, filosofo, patriota della Toscana e della Virginia, amico e collaboratore di Thomas Jefferson, Filippo Mazzei, lanciamo la nostra sfida nonviolenta di liberazione per la riconquista della nostra indipendenza.
I Toscani, le loro imprese e le loro comunità, sono oppressi da un conformismo politico che disprezza l'individuo e conculca i suoi diritti alla vita, alla libertà, alla ricerca della felicità; dallo statalismo e dalle burocrazie internazionali, europee, italiane, regionali, provinciali, circondariali; dallo spadroneggiare di oligarchie partitocratiche, sindacalistiche, corporativistiche, che campano sulle spalle di chi lavora e produce; dalla vile rassegnazione ai guasti morali di una politica orwelliana che chiama “solidarietà” gli innumerevoli sprechi e che lascia distruggere ciò che è di tutti come se fosse di nessuno.
Il CLT "Filippo Mazzei" si impegna a riscoprire e a vivificare i legami profondi fra le radici dell'individualismo e dello spirito spontaneamente anarchico dei Toscani e il pensiero liberale classico, il liberalismo antirivoluzionario anglosassone, il federalismo svizzero, il libertarismo statunitense dei Padri Fondatori, che parlavano e scrivevano il Toscano, la scuola austriaca e i suoi precursori, i lavori antiutopistici e antitotalitari di scrittori come George Orwell e Ayn Rand, fino al libertarismo contemporaneo di Murray N. Rothbard.
Il CLT si propone come strumento per il ripristino della intangibilità della proprietà privata, della centralità sociale dell'intrapresa, dello storico autogoverno delle nostre comunità, del nostro senso civico che continuamente si rinnova, appena si attenua l'oppressione e ritorniamo al nostro innato senso di libertà e responsabilità individuale.
Siamo contro lo stato, che se non fermato, continuerà ad arruolare funzionari, a moltiplicare norme, provvedimenti inutili, privilegi intollerabili, dirompenti ingiustizie e invidie sociali, fatalmente sempre più invasivo, opprimente, violento.
Il CLT dialogherà e coopererà, a tutto campo, con ogni altra forza civica, sociale e politica della Toscana, che condivida ideali - ma soprattutto concreti e specifici obiettivi - libertari, liberali, liberisti e finanche libertini. Parola toscana quest'ultima, con la quale furono chiamati nel 1500 i patrioti repubblicani senesi e toscani impegnati nell'eroica resistenza contro la corruzione papale, la dittatura medicea, l’occupazione straniera.
Il CLT ha l'ambizione di gettare sulla vita toscana contemporanea uno sguardo critico, costruttivamente riformatore, anticonformista, irriverente, intransigente, con la speranza di far rifiorire nella nostra terra, come le piantine che Filippo Mazzei portò con sé nel Nuovo Mondo, i frutti della libertà.
I sottoscritti soci fondatori nominano amministratore unico del Clan, il sig. Leonardo Butini.
All'amministratore unico è dato pieno mandato di provvedere all'avvio del Clan come associazione di fatto, federata con il Movimento Libertario italiano.
I sottoscritti soci fondatori e costituenti si sono iscritti al Movimento Libertario sottoscrivendo lo Statuto nazionale e versando all'amministratore unico le relative quote.
In attesa del prossimo congresso libertario nazionale e della prima assemblea costituente del Clan Libertario Toscano “Filippo Mazzei”, i nuovi aderenti si iscriveranno presso l'amministratore unico con modalità analoghe a quelle seguite sinora.
L'amministratore unico custodisce le quote sociali versate ed esercita il ruolo di tesoriere, che potrà eventualmente delegare. Tali quote sono così ripartite: il 70% sarà destinato al Movimento nazionale ed il rimanente 30% al nostro Clan.
Alla prima assemblea costituente sarà responsabilità dell'amministratore unico, o del tesoriere da lui eventualmente nominato, di presentare il bilancio consolidato.
L'amministratore unico potrà avvalersi dell'aiuto dei soci fondatori, firmatari del presente atto costitutivo, che sono costituiti come consiglio direttivo provvisorio del Clan.
In caso di inattività o qualsiasi impedimento dell'amministratore unico, prolungatosi oltre i cento giorni, il consiglio direttivo provvisorio potrà sostituirlo, con un atto scritto, motivato, controfirmato dalla maggioranza assoluta dei soci fondatori che ne sono membri.
La sede sociale provvisoria è presso la residenza dell'amministratore unico.
Entro tre anni dalla sottoscrizione del presente atto costitutivo e comunque entro e non oltre sei mesi dal raggiungimento del numero di cento aderenti, l'amministratore unico dovrà convocare l'assemblea generale dei soci per le ulteriori determinazioni necessarie al raggiungimento dei comuni obiettivi di libertà.
Eventuali dispute interne, conflitti di competenza fra organi, problemi interpretativi del presente atto, saranno affidati esclusivamente all'arbitrato dell'amministratore delegato del Movimento Libertario italiano, il cui lodo sarà inappellabile.
Il presente atto è redatto in una unica copia, letta e approvata in ogni sua parte dai soci fondatori costituenti, che ne siglano ogni pagina e lo sottoscrivono.

0 commenti: