Tanto paga Pantalone

Un contributo, per carità, non si nega a nessuno…

firmato: Regione Toscana

E allora venghino venghino, dottori, contadini, donne, imprenditori, transessuali, musicanti e canterini: un sistema di aiuti imponente è per voi approntato dalla vacca Toscana, tutta da mungere...

In questo piccolo compendio, tratto da Il Tirreno di giovedì 19 giugno 2008, non c'è tutto -per una mappa completa degli sprechi ci sarebbe voluta l'enciclopedia- ma quasi; provate a consultarlo, chissà che non troviate qualcosa che faccia al caso vostro. Nel caso, ringraziateci: è bello sapere di pagar le tasse per un amico in più.

Agricoltori montani o svantaggiati. 100 € l' anno per ettaro di seminativo o pascolo aziendale vanno alle aziende delle zone di montagna o svantaggiate.
Agriturismo. Se avete un'azienda agricola e volete aprire un agriturismo potete ottenere un contributo a fondo perduto fino al 40% del costo totale per un massimo di 200mila €.
Ammodernamento aziende agricole, un contributo a fondo perduto arriva fino a un massimo di 300mila € (500mila nell'intero periodo 2007/2013). Per cosa? Per l'acquisto, la costruzione, la ristrutturazione o l'ampliamento di fabbricati, il miglioramento dei pascoli, l' acquisto di nuovi macchinari.
Centri commerciali naturali. Per aprirli, la Regione offre un contributo che può raggiungere 150mila €
Disoccupati. Agli iscritti nei centri per l’ impiego di Pistola, Arezzo, Livorno e Grosseto, di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, alle donne in reinserimento lavorativo e ai lavoratori atipici la Regione offre una carta prepagata di 2.500 €, da spendere per attività di formazione.
Donne over 35. 2500 € vanno alle aziende che assumono donne over 35 part-time, e 4000 euro se l'assunzione è a tempo pieno.
Foreste da valorizzare. Per chi ha una foresta da sistemare e valorizzare la Regione offre un contributo a fondo perduto fino a 300mila €
Foreste da ricostruire. Chi invece deve realizzare opere per la prevenzione dagli incendi ed altre calamità naturali può contare su un contributo fino a 300mila €.
Formazione individuale. Ai lavoratori che intendono aggiornare la propria professionalità va un assegno personalizzato fino a 3mila € per coprire i costi di frequenza dei corsi di formazione.
Giovani agricoltori. Una tantum di 40mila € agli aspiranti agricoltori di età inferiore a 40 anni.
Giovani imprenditori. Finanziamento a tasso zero per il 70% degli investimenti per le imprese nelle quali i titolari, i rappresentanti legali e almeno la metà dei soci non hanno più di 35 anni.
Legalità democratica. I progetti sulla legalità democratica possono ottenere fino a 15mila € a testa.
Master e dottorati. Offresi assegno personalizzato non superiore ai 4mila € per le spese di iscrizione ai corsi.
Mobilità internazionale per giovani. C'è un finanziamento, fino a 20mila €, per laureati under 35 che vogliono seguire corsi di alta formazione all'estero.
Pannelli fotovoltaici. Per il solare termico l'aiuto è in termini percentuali sul costo di installazione, fino al 20%, fino a 5mila €.
Nidi. Si può avere un assegno di 3mila €, destinato alle famiglie che non hanno trovato un posto al nido per il loro bambino.
Neolaureati. Alle aziende vanno 4mila € per ogni assunzione a tempo pieno e 2.500 € per ogni assunzione a tempo parziale. Le assunzioni devono essere a tempo indeterminato «di neolaureati da impegnare in mansioni di elevata complessità, tali da richiedere una formazione di livello universitario».
Qualità alimentare. E' disponibile un contributo a fondo perduto di 3mila € l' anno per un massimo di cinque anni per ottenere la certificazione per il biologico, Dop, Igp, Stg, Doc, Docg e Agriqualità.
Studentesse scientifiche. Ci sono 1.100 € per le ragazze che si iscrivono a un corso di laurea triennale in Chimica, Chimica applicata, Fisica, Ottica, Matematica, Statistica, Ingegneria.
Stabilizzazione. 900 € vanno a chi trasforma contratti a termine in contratti a tempo indeterminato.
Trans. C' è una card prepagata di 2.500 € per transessuali e transgender da spendere in attività formative.
Valore aggiunto. Si può chiedere un contributo a fondo perduto fino al 40% del costo fino a un massimo di 1,5 milioni l'anno e 4,5 nel periodo 2007/2013 per investimenti per la raccolta e la trasformazione dei prodotti agricoli.

Dulcis in fundo, 360MILA A BANDE E CORI…e ai toscani nel mondo una fetta da 800mila euro.

Le vie del contributo, lo si evince chiaramente, sono infinite. Vediamo anche alcune «opportunità» gestite in maniera indiretta:

Spettacoli. Dalla Regione, che li trasferisce alle Province a cui spetta distribuirli, arrivano 360mila euro l' anno per i contributi di sostegno alle bande, ai cori e alle scuole di musica, mentre altri 1,7 milioni sono destinati alla prosa, alla danza e alla musica.
Toscanità. Ai toscani nel mondo vanno un bei po' di soldi: oltre 805mila euro l’anno tra contributi ad associazioni, a singoli e per corsi. La metà di questi finanziamenti va alle iniziative di formazione di lingua e cultura per i giovani; in particolare, 320mila € sono riservati ai corsi di formazione linguistico-culturale, per i quali la Regione paga non solo la frequenza al corso ed il soggiorno in Toscana ma copre al 50% anche le spese di viaggio. In questo modo - si spiega - un centinaio di giovani oriundi riprendono contatti con la loro terra d'origine.

Eccolo qua il segreto dello strapotere rosso sulla nostra terra: una pioggia di quattrini distribuiti a destra e sinistra in cerca di consensi e voti di scambio. La Toscana è diventata così una vera e propria Regione fondata sul furto, quello perpetrato quotidianamente ai danni di cittadini sempre più tassati e tartassati: come scriveva Frédéric Bastiat “…la chimera del giorno è di arricchire tutte le classi a spese le une delle altre; è di generalizzare la Spoliazione sotto pretesto di organizzarla. Ora la spoliazione legale può esercitarsi in una infinità di maniere; da qui una moltitudine infinita di piani di organizzazione: premi, protezione, sovvenzioni, incoraggiamenti, imposta progressiva, istruzione gratuita, diritto al lavoro, diritto al profitto, al salario, all’assistenza, a strumenti di lavoro, gratuità del credito ecc. Ed è l’insieme di tutti questi piani, in ciò che hanno in comune, la spoliazione legale, che prende il nome di Socialismo.”
Quel socialismo che maschera l’enorme furto legalizzato perpetrato dalla Regione “sotto nomi seduttori come fraternità, solidarietà, organizzazione, associazione. E siccome noi non domandiamo tanto alla legge e non esigiamo da essa che la Giustizia, esso suppone che noi respingiamo la fraternità, la solidarietà, l’organizzazione e l’associazione, e ci getta in faccia l’epiteto di individualisti. Che sappia quindi che ciò che noi respingiamo non è l’organizzazione naturale, ma quella forzata. Non è l’associazione libera, ma la forma di associazione che esso pretende di imporci. Non è la fraternità spontanea, ma quella legale. Non è la solidarietà provvidenziale, ma quella artificiale che non è che uno spostamento ingiusto della responsabilità”.


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